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Città Nuova: Testi patristici

Discorsi

by Pseudo Macario

publisher: Città Nuova

pages: 224

Lo Pseudo-Macario, al quale vengono attribuiti gli scritti qui raccolti, fu con ogni probabilità, un monaco vivente in una comunità monastica cenobitica dell'Asia Minore, nel IV secolo, al confine con l'area siriaca, in un ambiente pervaso da fermenti di radicalismo evangelico. Il Corpus dei suoi scritti si compone di discorsi, omelie, domande e risposte, lettere. Attraverso di essi l'Autore si propone di aiutare i suoi lettori nella conquista della salvezza dell'anima alla ricerca della verità - abbandonando desideri, passioni, opinioni false su Dio - attraverso la continua ricerca della volontà di Dio.
22.00

Discorsi sul povero Lazzaro

by Giovanni Crisostomo

publisher: Città Nuova

pages: 200

I Discorsi sul povero Lazzaro sono sette omelie predicate da Giovanni Crisostomo proprio all'inizio del suo ministero di presb
21.00

Prontuario patristico. Sussidio per la consultazione della collana «Testi Patristici» vol. 1-200

publisher: Città Nuova

pages: 240

Intento di questo Prontuario è di agevolare la fruizione della collana "Testi Patristici" da parte di chi vuole conoscere un d
24.00

Cronache

by Severo Sulpicio

publisher: Città Nuova

pages: 232

Scrittore classico per formazione e per stile, Sulpicio - nato verso il 360 in Aquitania da famiglia nobile e ricca, noto per aver scelto, dopo la morte della moglie, una vita ascetica alla sequela di san Martino di Tours - si pone nella tradizione della prosa d'arte latina. Oltre agli scritti dedicati a san Martino che ebbero una straordinaria fortuna nella cultura religiosa e letteraria del Medioevo, Sulpicio scrisse anche le Cronache, che abbracciano la storia sacra dalla creazione del mondo ai suoi tempi. Le Cronache dopo un sommario della storia di alcuni popoli antichi (caldei, assiri, ebrei, egiziani, greci, romani), presentano tavole sincroniche accompagnate da brevi notizie sui fatti della storia universale, a partire dalla nascita di Abramo (2016-2015 a.C.). Lo scopo dell'opera di Sulpicio è di "istruire gli ignoranti e convincere le persone colte", e dunque introdurre ai libri sacri senza però venir meno alla necessità della lettura della Bibbia. Il passato narrato da Sulpicio deve servire a fornire insegnamenti per il futuro, soprattutto grazie alla testimonianza dei santi e della loro vita ascetica. Nel contempo, le Cronache sono una preziosa miniera di informazioni per la conoscenza della cultura e della mentalità dell'epoca a cavallo tra il IV e il V secolo, in particolare dell'eresia ariana e del movimento priscillianista.
23.00

Dimostrazione evangelica

by Eusebio di Cesarea

publisher: Città Nuova

pages: 264

26.00

Dimostrazione evangelica

by Eusebio di Cesarea

publisher: Città Nuova

pages: 280

La Dimostraifone evangelica, composta intorno al 314-320 d.C., appartiene al gruppo delle opere apologetiche di Eusebio di Cesarea. Originariamente in venti libri, ci sono pervenuti per intero i primi dieci e alcuni frammenti del quindicesimo. L'intento dell'opera è quello di controbattere le accuse dei giudei, perciò Eusebio legge ed interpreta, in chiave cristologica, le profezie vetero testamentarie, cui riconosce un valore universale e che, come egli dimostra, si sono pienamente realizzate in Cristo. Il Cristianesimo non è pertanto una nuova forma di religione, ma la prima, sola, unica e vera forma, che attua pienamente la reale essenza del giudaismo come religione rivelata. Ricchissima di citazioni bibliche, l'opera rivela la straordinaria capacità di Eusebio di muoversi con dimestichezza all'interno del testo sacro; in essa l'Autore riassume e completa tutti i temi e i motivi cui l'apologetica aveva fatto ricorso in passato. La novità vera dell'opera rispetto alla precedente apologetica è nell'aria nuova che in essa si respira, da cui traspare che la nuova religione non è più perseguitata e costretta a difendersi, come in precedenza, ...
28.00

Omelie su Davide e Saul

by Giovanni Crisostomo

publisher: Città Nuova

pages: 144

14.00

Oracoli sibillini

publisher: Città Nuova

pages: 256

Con il nome di Sibilla si indicava nel mondo antico, greco e romano, pagano e cristiano, fino al Medioevo, una tipologia di profetessa invasata che per volere del dio ed in preda alla possessione divina annunciava "tristi cose". Nel passaggio dal mondo pagano a quello cristiano, le profezie della Sibilla mutano di contenuto: la Sibilla continua a profetare poiché posseduta da un Dio (ora non più Apollo, ma Jahwé); i suoi oracoli sono sempre espressi in esametri e contengono l'annuncio di catastrofi che colpiranno l'umanità che ha tradito il volere divino, ma il suo è soprattutto l'invito alla conversione, poiché solo chi si affida alla "grazia" di Dio otterrà la salvezza. La presente raccolta degli Oracula Sybillina - 4230 esametri greci divisi in 12 libri - è il risultato di epoche differenti: i primi otto libri costituiscono la sezione più antica e furono probabilmente riuniti nel VI secolo da un "sibillista" senza rispettare alcun criterio filologico o cronologico. Il secondo gruppo di libri è di carattere prevalentemente storico.
26.00

Dimostrazione evangelica

by Eusebio di Cesarea

publisher: Città Nuova

pages: 296

30.00

Kontakia

by Romano il Melode

publisher: Città Nuova

pages: 280

Vissuto tra il V e il VI secolo d.C., originario della Siria, Romano il Melode è l'autore più rappresentativo della letteratura poetica della Chiesa cristiana d'Oriente. La sua opera, qui pubblicata in due tomi, raccoglie trentotto contaci - componimenti poetici costituiti da un numero variabile di stanze - che sulla base del contenuto si possono dividere in tre gruppi: gli inni che si ispirano ad episodi dell'Antico e Nuovo Testamento; gli inni parenetici o penitenziali; quelli di carattere agiografico. Rispetto ad altri innografi, ciò che caratterizza la produzione del Melode è l'estrema cura formale, ma il compito che si propone l'autore è quello del catechista più che del poeta: l'uso della retorica, i giochi di parole, le corrispondenze lessicali, le immagini grandiose e le ricercate metafore sono finalizzate a spiegare i significati sottintesi della Bibbia e l'elevazione morale degli ascoltatori.
28.00

Kontakia

by Romano il Melode

publisher: Città Nuova

pages: 312

Vissuto tra il V e il VI secolo d.C., originario della Siria, Romano il Melode è l'autore più rappresentativo della letteratura poetica della Chiesa cristiana d'Oriente. La sua opera, qui pubblicata in due tomi, raccoglie trentotto contaci - componimenti poetici costituiti da un numero variabile di stanze - che sulla base del contenuto si possono dividere in tre gruppi: gli inni che si ispirano ad episodi dell'Antico e Nuovo Testamento; gli inni parenetici o penitenziali; quelli di carattere agiografico. Rispetto ad altri innografi, ciò che caratterizza la produzione del Melode è l'estrema cura formale, ma il compito che si propone l'autore è quello del catechista più che del poeta: l'uso della retorica, i giochi di parole, le corrispondenze lessicali, le immagini grandiose e le ricercate metafore sono finalizzate a spiegare i significati sottintesi della Bibbia e l'elevazione morale degli ascoltatori.
31.00

Lettere e dialoghi

by Severo Sulpicio

publisher: Città Nuova

pages: 256

Nel 397 d.C., mentre scorrevano gli ultimi mesi dell'esistenza del protagonista, Sulpicio Severo pubblicò la Vita sancti Martini. Poco dopo ne completò la trama con tre Lettere: la prima per raccontare la singolare circostanza in cui il santo era miracolosamente scampato a un incendio; le altre due per narrarne la morte e i gloriosi funerali. Alcuni anni dopo (nel 404 o nel 405), a completamento di questo dossier martiniano, uscirono dalla stessa penna i Dialoghi. Intento dichiarato di Sulpicio Severo era dimostrare la superiorità del vescovo di Tours su tutti i padri del deserto, sui quali si narravano fatti straordinari. Tra le righe si avverte soprattutto la volontà di difendere la memoria del Santo contro gli agguerriti avversari. L'apologia si estendeva anche al movimento ascetico, che da Martino era nato e al quale Sulpicio e i suoi amici aderivano, ritirati nella esclusiva tenuta di Primuliacum. I tre testi, uniti dai copisti medievali nella raccolta del "Martinellus", godettero di grande fortuna nel corso dei secoli e furono determinanti per il sorgere e lo svilupparsi della venerazione verso questo santo.
26.00

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