Guerini e associati: Frammenti di un discorso mediorientale
Un genocidio culturale dei nostri giorni. Nakhichevan: la distruzione della cultura e della storia armena
publisher: Guerini e associati
pages: 224
Il Nakhichevan ha avuto a lungo un ruolo molto importante nella storia e nella cultura dell'Armenia, in particolare nell'ambit
Giustificare il genocidio. La Germania, gli Armeni e gli Ebrei da Bismarck a Hitler
by Stefan Ihrig
publisher: Guerini e associati
pages: 512
Il Metz Yeghérn (il Genocidio Armeno) e la Shoah hanno legami molto profondi
Il monte del tempio. Ebraismo, Islam e la roccia contesa
publisher: Guerini e associati
pages: 208
Il Monte del Tempio è il luogo con la più alta concentrazione di spiritualità del pianeta, ove sembrano convergere i tre monot
I peccati dei padri. Negazionismo turco e genocidio armeno
by Siobhan Nash Marshall
publisher: Guerini e associati
pages: 274
Nel 1915 il governo dell'Impero Ottomano cominciò a scacciare gli armeni dalle terre dove i loro antenati avevano vissuto da t
La stella e la mezzaluna. Breve storia degli ebrei nei domini dell'Islam
by Vittorio Robiati Bendaud
publisher: Guerini e associati
pages: 243
Due ricostruzioni storiche si fronteggiano circa i complessi, difficili e spesso ambigui rapporti tra ebrei e musulmani
Armenia oggi. Drammi e sfide di una nazione vivente
by Simone Zoppellaro
publisher: Guerini e associati
pages: 86
Piegata da una crescente miseria, approdo di migliaia di profughi provenienti dalla Siria e stremata infine da una guerra - quella per il Nagorno-Karabakh che a oltre vent'anni dal suo inizio pare sempre più lontana dal trovare una soluzione, l'Armenia lotta oggi per la sua sopravvivenza. Attraverso agili capitoli, il volume accompagna il lettore alla scoperta di questo Paese ancora poco conosciuto. Non per raccontarne il passato - una memoria tenace, ma non pacificata, anche a causa del negazionismo che pesa sul primo genocidio del XX secolo - bensì un presente carico di sfide. Prefazione di Antonia Arslan.
1915: genocidio armeno
by Hasan Cemal
publisher: Guerini e associati
pages: 288
"Si può aver paura della storia? Noi in Turchia ne abbiamo paura, ed è una paura molto profonda... Forse per questo solo il nostro inno nazionale turco inizia con la parola 'paura'". Nipote di Cemal Pasa, che fu fra gli esecutori materiali del genocidio, l'autore racconta il proprio percorso di formazione dal negazionismo iniziale al rifiuto della "leggenda nera" sugli armeni. E conclude: "Un domani verrà fuori qualcuno che riporterà in un libro i dolori della sua nonna turca, un altro quelli della sua nonna curda. Lo faccia. Di cosa dovremmo avere paura? Chiunque ha dei legittimi dolori". "È stato un percorso, il suo, difficile e impervio. Ha dovuto affrontare, prima di tutto, la sua stessa pesante eredità famigliare! Ma questo libro è unico per la freschezza inaspettata e persuasiva con cui Hasan Cemal allinea un'antologia impressionante: documenti su documenti, testimonianze, articoli, informazioni di prima mano su ciò che veramente accade oggi in Turchia" (dalla Prefazione di Antonia Arslan).
Il genocidio infinito. 100 anni dopo il Metz Yeghérn
publisher: Guerini e associati
pages: 206
"Il non aver riconosciuto la propria colpa porta il popolo dei carnefici non pentiti a continuare a odiare i discendenti delle vittime, a cercare di cancellarli ancora, perché la loro memoria è ciò che determina il disturbo profondo della sua identità, ne sporca la storia e la memoria", (dalla Presentazione di Ugo Volli) Dopo il genocidio, quindi, il negazionismo: ancora oggi prosegue la volontà di annientare il popolo armeno, la sua storia, la sua cultura, perfino i suoi monumenti e le sue ultime tracce. Ma se alle vittime è negato dalle autorità turche anche solo il riconoscimento della sofferenza patita, spetta a chi non ha subito quello spaventoso crimine, a una parte terza, fare un atto di memoria e ricordare a tutta l'umanità l'urlo senza fine che arriva dal Metz Yeghérn, il Grande Male. Questo libro è un momento di tale testimonianza, presentato da un gruppo di intellettuali, che vogliono ricordare cosa accadde agli armeni e perché, negando così ai carnefici la vittoria del silenzio.
Bisogna salvare gli armeni. Discorsi alla camera dei deputati francese in difesa degli armeni
by Jean Jaurés
publisher: Guerini e associati
pages: 89
"Davanti a tutto quel sangue versato, davanti a quegli orrori, davanti a quella ferocia, davanti a quella violazione della parola data da parte della Francia e dei diritti umani, neppure un grido è uscito dalle vostre bocche, neppure una parola è uscita dalle vostre coscienze, e voi avete assistito, muti e quindi complici, al completo sterminio": con questo atto d'accusa il deputato socialista Jaurès si rivolge al parlamento francese nel 1897. È il suo terzo intervento in difesa degli armeni perseguitati dall'impero ottomano e abbandonati dalle grandi potenze. Egli, come sottolinea Fontana nella sua introduzione, "con la solennità del suo discorso e con la volontà di spezzare le complicità francesi, dimostra che la politica non ha frontiere e che la morale democratica impone la lotta contro la tirannide ovunque essa sia".
Siria perché. Lettere da Damasco
by Mirakian Laura
publisher: Guerini e associati
pages: 154
Questo libro è una piccola gemma: una materia incandescente racchiusa in una forma lieve
Metz Yeghérn. Breve storia del genocidio degli armeni
by Claude Mutafian
publisher: Guerini e associati
pages: 78
Metz Yeghérn, il "Grande Male": così gli armeni ricordano il loro olocausto, con una parola che vuol dire, insieme, male fisic