Books of D. Boni
Io che nasco immaginaria
by Chiara Boni
publisher: Baldini & Castoldi
pages: 160
«A Chiara le donne piacciono davvero quando sanno fare squadra
«In questi tempi di fervore e di gloria». Vita di Gaetano Azzariti, magistrato senza toga, capo del Tribunale della razza, presidente della Corte costituzionale
by Massimiliano Boni
publisher: Bollati Boringhieri
pages: 352
Gaetano Azzariti (Napoli 1881 - Roma 1961) fu magistrato del Regno, segretario per la revisione dei codici delle colonie e seg
Muoio per te. Cavriglia, 4 luglio 1944: un massacro nazista che l'Italia ha dimenticato
by Filippo Boni
publisher: Longanesi
pages: 372
Primavera 1996
Servio Tullio. Nato dal fuoco. Il sesto re
publisher: Mondadori
pages: 420
Porta nel nome le sue umili origini, Servio Tullio, nello sguardo il destino di grandezza che gli dei hanno decretato per lui
L'ultimo sopravvissuto di Cefalonia. Dai campi nazisti ai gulag sovietici, l'incredibile storia di un eroe qualunque
by Filippo Boni
publisher: Longanesi
pages: 324
L'eccidio di Cefalonia del settembre 1943 sembra oggi lontanissimo, ma è ancora prepotentemente vivo negli occhi di Bruno Bert
Homo comfort
by Stefano Boni
publisher: Eleuthera
pages: 264
La vita comoda piace a tutti, ma è proprio questa accettazione generale e acritica che va investigata per comprendere i cambia
Gli eroi di Via Fani. I cinque agenti della scorta di Aldo Moro: chi erano e perché vivono ancora
by Filippo Boni
publisher: Longanesi
pages: 302
Il 16 marzo 1978, in via Fani, a Roma, le Brigate rosse rapirono Aldo Moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: Oreste
Il figlio del rabbino. Lodovico Mortara, storia di un ebreo ai vertici del Regno d'Italia
by Massimiliano Boni
publisher: Viella
pages: 302
Brillante avvocato, acclamato universitario, potente magistrato, ambizioso politico, Lodovico Mortara (1855-1937) ha attravers
Pittrici della rivoluzione. Le allieve di Jacques-Louis David
publisher: Pendragon
pages: 295
Jacques-Louis David, maestro del neoclassicismo, ebbe numerose allieve donne nel suo atelier parigino, allestito all'interno d
American horror story. Una cartografia postmoderna del gotico americano
by Federico Boni
publisher: Mimesis
pages: 125
American Horror Story è la serie televisiva che dal 2011 sta tenendo inchiodati al piccolo schermo cultori del genere horror e appassionati dell'American Gothic. Quattro stagioni trasmesse finora, ognuna con trama, ambientazione e personaggi diversi, ma accomunate da una tonalità inconfondibilmente gotica, imbevuta di riferimenti ai libri e ai film che hanno reso il genere uno dei più amati e seguiti degli ultimi anni. Federico Boni esplicita temi, intrecci e nessi, mostrando come la serie TV ideata da Ryan Murphy e Brad Falchuk si presti a diventare una preziosa mappa per orientarsi tra le diverse declinazioni del gotico americano. Una "cartografia postmoderna" per percorrere le polverose strade del Sud ed esplorare i demoni più cupi del nostro tempo.
The watching dead. I media dei morti viventi
by Federico Boni
publisher: Mimesis
pages: 180
Il volume si propone di analizzare l'uso della metafora del morto vivente da parte dei media (per lo più stampa, cinema, televisione e media digitali) per rappresentare il campo stesso dei mezzi di comunicazione in tutte le sue articolazioni: la produzione, i testi e il consumo. In breve, si tratta di indagare la figura (mediatica) dello zombie come metafora del campo discorsivo dei media. In particolare, lo scopo del libro è quello di studiare come tale metafora riguardi tutta una serie di politiche che si insinuano nelle diverse declinazioni del campo dei media: le politiche neoliberiste relative alla professionalità e alle pratiche di chi lavora nei media (e quindi legate agli aspetti produttivi); le politiche applicate allo stesso "corpo politico", individuabili soprattutto nelle modalità e nelle logiche con cui la leadership politica viene rappresentata nella stampa e in televisione; infine, le politiche implicate surrettiziamente nel consumo dei media, dove quest'ultimo è stato ed è tradizionalmente letto come un'acritica adesione ai messaggi dei mezzi di comunicazione, senza possibilità di risposta o di feedback. Ma anche, in ultimo, le politiche "resistenti" da parte dei pubblici, che con le loro pratiche utilizzano i testi dei media e li ricodificano, impegnandosi in azioni dimostrative collettive.