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Rubbettino: Che Ci Faccio Qui

Terra inquieta. Per un'antropologia dell'erranza meridionale

by Vito Teti

publisher: Rubbettino

pages: 562

Un diagramma di linee che disegnano un paesaggio eterogeneo, instabile, irrequieto: tutto l'opposto dell'immobilismo piatto, s
28.00

Di lune e di falò. Cesare Pavese: antropologia del romanzo dell'addio

by Piercarlo Grimaldi

publisher: Rubbettino

pages: 166

È possibile fornire un'interpretazione antropologica del romanzo "La luna e i falò" di Cesare Pavese? Se ampia è la critica le
16.00

Niente da vedere. Cronaca dal Polesine e altri spazi sconfinati

by Sandro Abruzzese

publisher: Rubbettino

pages: 160

Papozze, prima dell'alluvione del '51, la cosiddetta Rotta, era adagiato sul Po e aveva circa cinquemila abitanti
16.00

Un treno nel Sud

by Alvaro Corrado

publisher: Rubbettino

pages: 201

Un treno nel Sud, che nella sua prima edizione concludeva l'Itinerario italiano di Corrado Alvaro, tratta della parte d'Italia
14.00

Terra inquieta. Per un'antropologia dell'erranza meridionale

by Vito Teti

publisher: Rubbettino

pages: 486

Vito Teti ha sempre un viaggio qua intorno da raccontare, un volto nascosto da nominare tra le righe di un saggio, un ritaglio di vita minuta da incorniciare con tutte le sue scoloriture. "Terra inquieta" è un libro che è tanti libri insieme, e tutti servono a qualcosa: uno racconta di Calabrie mobili che crollano e franano; l'altro di uomini che sperano futuro cercando l'America, ma cercandola incontrano la storia; l'altro ancora di donne che ascoltano in sogno i consigli di san Giorgio per vincere ogni drago, di uomini che i santi li portano a spalla per sacralizzare la polvere e il mare che siamo, di giovani laureati che partono perché l'ultimo lavoro non pagato è un'umiliazione ormai intollerabile. Ma in "Terra inquieta" c'è pure gente che resta tentando di salvare rovine e pilastri di cemento che si alzano al cielo, per farne qualcosa che vive. In questo vagare per spazi vasti e insieme profondi lo scrittore di "Maledetto sud" raccoglie ogni mollica, mentre l'antropologo de "Il senso dei luoghi" prova una teoria capace di dare forma al sussulto imprendibile della Calabria. Così nasce "Terra inquieta", una storia di linee che ricostruisce la necessità e l'ossessione per la mobilità di una regione contadina eternata dal tempo circolare dei greci, spezzata dalle catastrofi, che però sempre ritenta nuove circolarità per non mutare sguardo su di sé, infine la Calabria moderna, quella che naviga in linea retta verso un tempo migliore...
18.00

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