Books of Antonella Anedda
Tutte le poesie
by Antonella Anedda
publisher: Garzanti
pages: 576
La poesia coincide per Antonella Anedda con la passione per l'esistere e per una solitudine che non impedisce di vedere la luc
Geografie
by Antonella Anedda
publisher: Garzanti
pages: 168
Antonella Anedda è uno di quei poeti che sa coniugare - cosa rara - i caratteri della poesia più densamente espressiva con le
Poesia come ossigeno. Per un'ecologia della parola
publisher: Chiarelettere
pages: 160
Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
Residenze invernali
by Antonella Anedda
publisher: Crocetti
pages: 96
«A chi legga, e per la prima volta, la poesia di Antonella Anedda vorrei offrire un piccolo studio, addirittura specifico ad u
Historiae
by Antonella Anedda
publisher: Einaudi
pages: 94
La poesia di Antonella Anedda è caratterizzata da sempre da una specie di sguardo a raggi infrarossi, da una capacità percetti
Tacete o maschi. Le poetesse marchigiane del '300 accompagnate dai versi di Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri e Franca Mancinelli
publisher: Argolibri
pages: 64
Nel Trecento, in Italia, più precisamente nel territorio marchigiano, quando nel porto di Ancona arriva la «bianca carta» dall
Salva con nome
by Anedda Antonella
publisher: Mondadori
pages: 100
Quella di Antonella Anedda è una poesia di respiro europeo
La vita dei dettagli
by Anedda Antonella
publisher: Donzelli
Pensare attraverso i miei occhi: la frase di Dedalus nell'Ulisse di Joyce e la stella polare di questo libro, che traccia una
Dal balcone del corpo
by Antonella Anedda
publisher: Mondadori
pages: 102
L'io che si esprime in questo nuovo libro di Antonella Anedda è un io che si frantuma in schegge, che appare colmo di immagini e di risposte diverse, o si presenta come la scena di un teatro percorsa da volti e personaggi che si intrecciano nelle misteriose casualità dell'esistenza. Ed è come invaso da un inseguirsi o da un incalzare di voci diverse, di voci complementari o che si contraddicono, e che danno dunque vita a una sorta di apertissimo io plurale, scomposto come nella pittura cubista. Ne viene una poesia in cui domina il senso di complessità del mondo e di ogni singola esistenza, comunque segnata dal motivo ricorrente del dolore, dal "nitore delle colpe", dallo sminuzzarsi dell'amore in mille, minimali tracce mnestiche, ma anche dal persistente, quotidiano coraggio di "uscire dal sonno/dal caldo dei letti per marciare nel mondo". L'autrice pare toccare il suo vertice espressivo e il suo momento di maggiore intensità, caratterizzandosi per una meditazione lirica che si realizza sempre in situazioni, in movimenti narrativi, nel dettaglio di figure immerse in un destino. Una poesia animata da un pensiero sotterraneo e da un'ampiezza di respiro capace di dar corpo e di vedere dal corpo, come da uno spazio comune, un insieme di sfaccettature, di implicazioni interne e di emozioni che invitano il lettore a un cimento sempre rinnovato. Il tutto con strutture formali libere e con un registro linguistico che restituisce alla poesia le cadenze della nostra migliore tradizione.