Books of Giorgio Manganelli
Altre concupiscenze
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 227
Concupiscenza libraria ce lo ha confermato: la recensione, «minimo mostriciattolo», può trasformarsi in una magnifica narrazio
Notte tenebricosa
by Giorgio Manganelli
publisher: Graphe.it
Pubblicato postumo nel 2015 da Aragno con il titolo Catatonia notturna, il manoscritto di quest'opera si può far risalire al 1
Concupiscenza libraria
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 454
Lettore accanito e onnivoro, Manganelli comincia assai presto a scrivere di libri, nel 1946, e nel giro di qualche anno la rec
I borborigmi di un'anima. Lettere a Luciano Anceschi
by Giorgio Manganelli
publisher: Castelvecchi
pages: 76
Il Manganelli amico affettuosissimo, a volte goliardico, ma sempre onesto e sincero - proprio lui che aveva sempre sostenuto c
Quarte di nobiltà
by Giorgio Manganelli
publisher: Aragno
pages: 80
Davanti alla "quarta", occorre fermarsi e provare a fare chiarezza
Esiste Ascoli Piceno? Con 10 cartoline di Tullio Pericoli
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 43
Quando, nei primi anni Ottanta, una rivista di Ascoli Piceno gli chiede un breve contributo, Manganelli risponde con uno stupe
Viaggio in Africa
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 71
A Manganelli, che nel 1970 la attraversa dalla Tanzania all'Egitto portandosi appresso l'immagine illusoria e il cliché cinema
Discorso dell'ombra e dello stemma
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 192
Se c'è un libro dove Manganelli ha mostrato, nella forma più radicale ed estrema, che cosa intendeva per letteratura, è questo
Una profonda invidia per la musica. Invenzioni a due voci con Paolo Terni
publisher: L'orma
pages: 160
Nell'ambito di un ciclo dal titolo "La musica e i dischi di
Estrosità rigorose di un consulente editoriale
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 332
Nel 1967 Manganelli dirige la serie italiana di una collana Einaudi. A preoccuparlo è la veste grafica, che con il suo opaco grigio rende i volumetti simili ad "antichi, nobili epitaffi": "E si veda il bell'egualitarismo del procedimento, che pareggia miopi, presbiti, ipermetropi, daltonici ed astigmatici in una comune, edificante inettitudine a leggervi alcunché" commenta. Basterà questo passaggio di una comunicazione "di servizio" per far capire che tipo di consulente editoriale sia stato Manganelli: eccentrico e brillante, sempre pronto a sfoderare uno humour di volta in volta giocoso, paradossale, corrosivo. Ma non ci si inganni: Manganelli è stato un editor (e traduttore) tutt'altro che sedizioso: disciplinatissimo, piuttosto, duttile e minuzioso. Un editor capace di progettare collane e costruire libri, suggerire titoli, periziare traduzioni con estroso rigore: "... qualche volta la traduttrice tende a dar più colore di quanto non competa a questa gelida carne..." scrive di una Ivy Compton-Burnett che gli era stata sottoposta. Ma capace soprattutto di stendere pareri di lettura e risvolti dove astratto furore dello stile, schietta idiosincrasia e verve beffarda celano una micidiale precisione di giudizio: "La sua pagina sa di virtuosa varichina, i suoi periodi vanno in giro con le calze ciondoloni..." (qui la vittima è Doris Lessing). Una precisione, tuttavia, che nel rifiuto sempre si premura di spogliarsi di ogni drasticità: "Il mio parere è negativo, ma senza ira".
Centuria. Cento piccoli romanzi fiume
by Giorgio Manganelli
publisher: Adelphi
pages: 316
Apparso per la prima volta nel 1979, "Centuria" viene ripresentato in un'edizione che affianca agli originali "cento piccoli romanzi fiume" non solo trentuno "altre centurie", ma anche sette racconti scartati da Manganelli nel corso dell' elaborazione dell'opera. Arricchisce il volume il saggio che Italo Calvino scrisse nel 1985 per presentare al pubblico francese la traduzione di "Centuria".