Books of Goffredo Fofi
Breve storia del cinema militante
by Goffredo Fofi
publisher: Eleuthera
pages: 144
Se il cinema di fiction è morto, producendo ormai solo copie di copie, anche il cinema militante è da tempo in uno stato agoni
Per Pasolini
by Goffredo Fofi
publisher: La nave di teseo
pages: 192
"È con Pasolini che ho 'litigato' di più", scrive Goffredo Fofi, "è da lui che mi sono sentito più provocato, chiamato in caus
Cari agli dèi
by Goffredo Fofi
publisher: E/O
pages: 167
Una galleria di indimenticati, giovani che erano pronti a cambiare il mondo, ma di cui una Storia ingiusta ci ha privato tropp
Son nato scemo e morirò cretino. Scritti 1956-2021
by Goffredo Fofi
publisher: Minimum fax
pages: 512
Dalla Sicilia delle baracche alla Torino del boom, dal Sessantotto agli opachi anni Ottanta, fino all'intervento sociale degli
Elogio della disobbedienza civile
by Goffredo Fofi
publisher: Nottetempo
pages: 96
Qual è la differenza tra disobbedienza civile e nonviolenza? Quando i cittadini hanno il dovere di opporsi a uno Stato ingiust
Non mangio niente che abbia gli occhi
by Goffredo Fofi
publisher: Contrasto
pages: 96
"Non è solo per amore delle creature che si diventa vegetariani, e tanto meno per sentirsi orgogliosamente buoni e migliori, m
Fellini anarchico
by Goffredo Fofi
publisher: Eleuthera
pages: 120
Furono per primi due francesi, il critico André Bazin e più tardi lo scrittore Daniel Pennac, a parlare di un «Fellini anarchi
Totò. L'uomo e la maschera
publisher: Minimum fax
Questa storia parte da lontano, dal 15 febbraio del 1898, quando nel poverissimo rione Sanità Anna Clemente e Giuseppe - figli
Il secolo dei giovani e il mito di James Dean
by Goffredo Fofi
publisher: La nave di teseo
pages: 160
Gli incauti ed entusiasti studiosi che hanno osato chiamare il Novecento "il secolo dei giovani" non pensavano certamente ai m
L'oppio del popolo
by Goffredo Fofi
publisher: Eleuthera
pages: 166
"Quanti sono gli italiani che vivono di «cultura»? Sono - anzi siamo - milioni, ben piazzati nelle scuole di ogni ordine e gra
Il Paese della sceneggiata
by Goffredo Fofi
publisher: Medusa Edizioni
pages: 99
Per tutto il corso del Novecento, fino agli anni Ottanta e Novanta, la sceneggiata è stata la forma di spettacolo prediletta dal proletariato napoletano e campano, dal cosiddetto sottoproletariato urbano - in realtà proletariato marginale - e dal mondo contadino che, quando era costretto a entrare in città, trovava il suo svago al teatro Duemila o al Trianon, vicini alla stazione ferroviaria e a piazza Garibaldi. Gli spettacoli erano tre al giorno, la mattina alle 11, il pomeriggio alle 6, la sera alle 9 e il programma cambiava di settimana in settimana, e si provava il nuovo copione nell'unica mattina in cui il teatro era chiuso. Come nel teatro dell'Ottocento, la compagnia aveva attori in ruoli fissi: al centro, "isso, essa e 'o malamente" e la coppia comica. La scena era il vicolo, e simili erano le storie narrate: l'innocenza insidiata, i buoni e i cattivi, un vicinato partecipe. Tutto diventava pubblico, tutto tornava strada. Al quinto atto, la canzone che dava il titolo a ogni testo e ne riassumeva vicenda e sentimenti. Ci fu un tempo in cui il popolo produceva la propria cultura, le proprie forme di spettacolo, la propria musica. Aveva gusti e idee propri e non quelli imposti dal potere attraverso comunicazioni di massa artefici di una cultura omologata e massificata. È utile ricordarlo.
L'Italia secondo Fellini
publisher: E/O
pages: 73
A cento anni dalla nascita del grande regista della "Dolce vita", "Amarcord" e altri capolavori, una lunga intervista con Goff