Libri di Mimmo Franzinelli
Storia della Repubblica Sociale Italiana 1943-1945
by Mimmo Franzinelli
publisher: Laterza
pages: 640
La Repubblica Sociale Italiana ha avuto una storia breve: venti mesi convulsi che vanno dal settembre del 1943 all'aprile del
1960. L'Italia sull'orlo della guerra civile
publisher: Mondadori
pages: 294
Il 1960 è una data cruciale nella storia politica italiana del secondo dopoguerra: mentre il cinema vive il suo periodo d'oro
Fascismo anno zero. 1919: la nascita dei Fasci italiani di combattimento
by Mimmo Franzinelli
publisher: Mondadori
pages: 289
Il 23 marzo 1919 è una data cardine nella storia d'Italia
Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922
by Mimmo Franzinelli
publisher: Feltrinelli
pages: 464
Le squadre d'azione mussoliniane, braccio armato dei Fasci di combattimento fondati a Milano il 23 marzo 1919, attraverso l'us
Fiume. Un racconto per immagini dell'impresa di D'Annunzio
publisher: LEG Edizioni
A cent'anni dall'avventura dannunziana, Fiume rappresenta un passaggio decisivo nella storia dell'Italia tra le due guerre mon
Tortura. Storia dell'occupazione nazista e della guerra civile (1943-45)
by Mimmo Franzinelli
publisher: Mondadori
pages: 285
Nei venti mesi intercorsi tra l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la fine dell'aprile 1945, occupazione tedesca e guerra civi
Disertori. Una storia mai raccontata della seconda guerra mondiale 45)
by Franzinelli Mimmo
publisher: Mondadori
pages: 388
Furono vigliacchi o eroi? Si rifiutarono di partire per il fronte nella Seconda guerra mondiale, non rientrarono da una licenz
Il delitto Rosselli. Anatomia di un omicidio politico
by Mimmo Franzinelli
publisher: Feltrinelli
pages: 326
È il tardo pomeriggio del 9 giugno 1937
Il tribunale del Duce. La giustizia fascista e le sue vittime (1927-1943)
by Mimmo Franzinelli
publisher: Mondadori
pages: 303
Novant'anni fa, il 1° febbraio 1927, s'insediava a Roma, nell'Aula IV del Palazzo di Giustizia, il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, un organo composto da magistrati e giudici in camicia nera reclutati tra gli squadristi. Mussolini, dopo il discorso del 3 gennaio 1925 e l'introduzione delle «leggi fascistissime» - che avevano soppresso la libertà di stampa, di associazione e il diritto allo sciopero -, mostrava il suo vero volto, quello di un dittatore disposto ormai a tutto. Per i nemici del regime, ma anche per i semplici cittadini che osavano criticarlo, non c'era più spazio per il dissenso. Anzi, non c'era più spazio per la libertà. Agli imputati, condotti di fronte alla corte e rinchiusi in un gabbione, non rimaneva che attendere il verdetto: d'altra parte, come potevano difendersi se l'istruttoria era segreta? Fino al luglio 1943 la magistratura, sottoposta agli ordini del duce, processerà migliaia di oppositori politici (tra loro, Antonio Gramsci, Umberto Terracini, Altiero Spinelli, Sandro Pertini, solo per citarne alcuni) e persone comuni, accusate di spionaggio, contrabbando valutario, mercato nero... Le condanne a morte, mediante fucilazione alla schiena, saranno un'ottantina. Eppure, la storia del Tribunale speciale dello Stato è rimasta sostanzialmente sconosciuta. Poco studiata. Persino l'imponente biografia mussoliniana di Renzo De Felice, punto di riferimento irrinunciabile per chiunque si occupi del Ventennio, gli dedica meno di due pagine. Il libro di Mimmo Franzinelli, basato su fonti d'archivio sinora inesplorate, riempie questo «vuoto», e lo fa documentando attività e funzioni del Tribunale, svelando l'intreccio tra persecutori e perseguitati, raccontando i segreti, assai poco commendevoli, della magistratura di regime: gli scandali su cui fu imposto il silenzio, le ruberie dei giudici, la corruzione degli avvocati, le sentenze palesemente truccate, la terribile situazione in cui vennero a trovarsi le donne, vittime di una giustizia ferocemente maschilista (il solo essere figlia, sorella o moglie di un sovversivo comportava l'arresto, senza riscontri oggettivi di reato). Ma Franzinelli dedica pagine efficaci, ricche di dettagli e informazioni, anche ad altri aspetti, non meno inquietanti, dell'intera vicenda, come il potenziamento del Tribunale speciale durante la seconda guerra mondiale e, soprattutto, il colpo di spugna che dopo il 1945 «perdonerà» quasi tutti i responsabili. In nome della continuità dello Stato, si doveva archiviare (e dimenticare) un passato troppo scomodo.
Disertori. Una storia mai raccontata della seconda guerra mondiale
by Mimmo Franzinelli
publisher: Mondadori
pages: 406
Si rifiutarono di partire per il fronte nella Seconda guerra mondiale, non rientrarono da una licenza, fuggirono dalle lande g
L'Amnistia Togliatti. 1946. Colpo di spugna sui crimini fascisti
by Mimmo Franzinelli
publisher: Feltrinelli
pages: 392
Lo spartiacque nel decisivo passaggio tra dittatura e democrazia, per chiudere i conti con il ventennio mussoliniano e punire gli artefici della dittatura, è l'amnistia Togliatti. Emanata il 22 giugno 1946 per celebrare la nascita della Repubblica italiana, prende il nome dal segretario del Partito comunista, Palmiro Togliatti, che la firmò quale ministro della Giustizia del governo De Gasperi. Ispirata all'esigenza di pacificazione, si è però trasformata - per l'interpretazione estensiva fornita della magistratura - in un generalizzato perdono, applicato anche a torturatori e ad assassini. Piero Calamandrei definì l'amnistia un clamoroso errore della nuova classe dirigente italiana, gravido di conseguenze. Il mancato accertamento giudiziario dei crimini fascisti ha infatti determinato un enorme vuoto di conoscenze sulle dinamiche repressive del regime e della Repubblica sociale italiana. A una simile mutilazione, così rilevante sulla formazione dell'immaginario collettivo, può oggi porre parziale rimedio la ricerca storica, sulla base di non facili indagini d'archivio. L'approfondita inchiesta di Franzinelli ricostruisce al meglio proprio quell'Italia lacerata dalla lotta politica, con cento drammatici episodi che riaffiorano dai carteggi giudiziari.