Libri di Paolo Fumagalli
È nata una primula. Percorso epistemologico fra Prassd
by Paolo Fumagalli
publisher: Casagrande
pages: 136
The dark side
publisher: Audino
pages: 127
Miranda nel Diavolo veste Pruda, Christof in The Truman Show, Commodo nel Gladiatore, Fletcher in Whiplash, Frank Underwood in House ofCards... ad accomunare questi personaggi è l'efficacia del "cattivo", del "lato oscuro": stanno lì a dimostrare che la sfera del negativo ha acquisito sempre maggiore spazio nella drammaturgia cinematografica e televisiva. Ed è proprio sui modi di raccontare il male sul grande e sul piccolo schermo che si incentra "The dark side", andando a riempire il vuoto editoriale lasciato dai principali manuali di storytelling, che all'argomento dedicano pochissimo spazio. Evidenziando ]e differenze fra i vari tipi di "cattivo" e soffermandosi sul lavoro creativo alla base della sua costruzione narrativa, gli autori usano la pista del negativo come una chiave di lettura per analizzare il cinema e la serialità televisiva contemporanei. In particolare, il primo saggio analizza le funzioni dell'antagonista e la nascita di eroi più complessi, mentre il secondo indaga la trasformazione dell'antagonista in alcuni film recenti; il terzo e il quarto invece ricorrono a dei case studies per analizzare rispettivamente il lato negativo dell'eroe nei film d'animazione e il fascino dell'antieroe nelle serie Breaking Bad, In Treatment, Mad Meri, House of Cards.
Storie con la CAA 1
Tre in-book per bambini di 3-6 anni: Paolo e i capelli ribelliAnna e l'altalenaLuigi e il minestrone
publisher: Centro Studi Erickson
pages: 72
Fondi Pensione: perché e per chi
Prefazione di Corrado Passera. Introduzione di Antonio Finocchiaro
by Paolo Fumagalli
publisher: Vita e pensiero
pages: 216
Nonostante l’evidente e comprovata necessità
del ricorso alla Previdenza complementare per
tutelare la vita futura della popolazione, i
Fondi Pensione, dopo il boom del 2007 (anno
della Riforma del TFR), hanno subito un forte
rallentamento nella crescita e ad oggi non
hanno raggiunto dimensioni adeguate allo
scopo che si prefiggono (alla fine del 2009 si
contano 5,1 milioni di iscritti su un bacino
potenziale di 23 milioni di lavoratori).
Va detto che, pur registrando la rilevante
importanza collettivamente attribuita al ruolo
della previdenza, non è posta uguale attenzione
al suo andamento. Eppure la dinamica
previdenziale dovrebbe essere tra le prime
preoccupazioni dei soggetti, politici e tecnici,
cui è affidata la responsabilità di raggiungere
e mantenere l’equilibrio del sistema pensionistico
aggiornandolo in funzione degli andamenti
macroeconomici e demografici, tenendo
conto che l’analisi della sostenibilità economico-
finanziaria di un sistema previdenziale
non può prescindere dal considerarne l’importanza
sul piano sociale.
È una cultura previdenziale condivisa da tutti
i soggetti coinvolti, più che i dati numerici, a
poter garantire la tenuta e l’affidabilità di
quel patto tra le generazioni che sta alla base
di qualunque sistema previdenziale pubblico
che funzioni a ripartizione. Cultura previdenziale
che nasce dalla riflessione e dalla conoscenza.
A tale esigenza risponde lo scopo di
questo libro, ben esplicitato dal titolo: far
conoscere perché e per chi è necessaria la
Previdenza complementare.
Conoscere è infatti la condizione primaria per
operare in modo corretto e consapevole,
ancor più quando si tratta di scelte con orizzonti
futuri di lungo periodo.