Books of Robert Graves
Il divo Claudio
by Robert Graves
publisher: Corbaccio
pages: 400
Robert Graves in "Io, Claudio" aveva lasciato il protagonista sul trono imperiale, dove era giunto fortunosamente all'età di c
Belisario
by Robert Graves
publisher: Longanesi
pages: 481
Il VI secolo non fu un periodo di pace, per l'impero romano
Il vello d'oro
by Graves Robert
publisher: Longanesi
pages: 536
Per riavere il trono che gli è stato usurpato, Giasone raccoglie una sfida a tutta prima impossibile: raggiungere la Colchide
Addio a tutto questo
by Graves Robert
publisher: Adelphi
pages: 398
Meno di cento chilometri in linea d'aria separavano le colline del Kent dalle Fiandre, e i corni della caccia alla volpe aveva
Sette giorni fra mille anni
by Graves Robert
publisher: Nottetempo
pages: 411
In una lettera a James Reeves del maggio 1949 Graves è chiaro sul senso di "Sette giorni fra mille anni": "Riguarda il problem
Io, Gesù
by Robert Graves
publisher: Longanesi
pages: 544
Per narrare la parabola terrena di Gesù di Nazareth, così come non era mai stata raccontata, Robert Graves dispiega il retaggio di una vita dedicata allo studio delle Scritture, del mito in ogni sua più remota e raffinata espressione, nonché della storia dell'ebraismo e del cristianesimo delle origini. E lo fa attingendo tanto alle fonti canoniche quanto ai testi apocrifi, in un costante dialogo con i grandi pensatori della filosofia greca. L'esito è un romanzo audace, in bilico tra storia e finzione, che rivela un volto inedito e assai umano di Gesù. La voce narrante è quella di Agabo il Decapolitano, un funzionario romano della fine del I secolo d.C, che ripercorre la nascita, la giovinezza, la morte e la resurrezione di un personaggio straordinariamente carismatico. Quello che ne esce è il ritratto di Gesù non come essere divino, ma come uomo non privo di difetti, piegato dal suo stesso destino, in una rielaborazione che è una miscela di ricerca, storia e immaginazione.
Io, Claudio
by Robert Graves
publisher: Corbaccio
pages: 400
"Mi accingo a scrivere della mia vita; a partire dalla mia prima fanciullezza via via anno per anno fino a quella svolta fatale in cui, circa otto anni fa, mi trovai subitamente impegolato in una crisi che chiamerò 'aurea' e dalla quale non ho mai potuto districarmi." Zio di Caligola, marito dell'infedele Messalina, padre adottivo e vittima di Nerone, l'imperatore Claudio inizia il racconto della sua vita, scritto proprio di suo pugno, e non affidato, com'era costume a quei tempi, a un oscuro segretario o a un annalista adulatore. Immaginaria autobiografia del grande imperatore, "Io, Claudio" rievoca i fasti, i costumi e la potenza della Roma imperiale, ma anche gli episodi grotteschi e le tragiche avventure di colui che, tra i dodici Cesari, ebbe la vita più movimentata. Primo "generalissimo" dell'impero, seguiremo Claudio nell'instaurazione della dominazione permanente della Britannia, nei palazzi dei deserti libici, per le strade di Roma, negli accampamenti dei Balcani, addirittura ad Antiochia in una casa infestata dagli spiriti.
L'urlo
by Robert Graves
publisher: Adelphi
pages: 65
"Ammesso che si possa riconoscere l'anima di un altro essere umano, non è mai dato riconoscere la propria". Nel racconto di un alienato a un altro se stesso, la lotta dilaniante e mortale per strapparsi a luoghi che da sempre generano terrore allo stato più puro: i propri sogni.
Il divo Claudio
by Robert Graves
publisher: Corbaccio
pages: 389
"Lo storico non ha il diritto di interrompere il racconto nel punto culminante di interesse. Avevo il dovere assoluto di proseguirlo, e di descrivere, per lo meno, ciò che il resto dell'esercito pensò di quell'atto prettamente anticostituzionale compiuto dalla Guardia di Palazzo; e ciò che ne pensò dal canto suo il Senato." Claudio è un uomo affabile, un uomo mite, è uno studioso la cui vita cambia improvvisamente e inaspettatamente quando viene acclamato imperatore dai pretoriani. Circondato ma non travolto dagli intrighi di corte, dalle passioni, dai tradimenti che falcidano sia la sua famiglia sia i suoi avversari, riuscendo quasi involontariamente a rimanere a margine delle lotte di potere, Claudio giunge a passo regolare e misurato verso l'apice del successo. Ma la sua vita, sino a ora e da ora in poi, non è una vita facile, non è neppure felice, né tantomento gloriosa: è la vita di un riformatore prudente, calunniato e temuto come tiranno capriccioso e sanguinario. Attorno a lui si muovono le ambizioni sfrenate delle sue donne, come Messalina, la giovanissima e sfrenatamente ambiziosa moglie, o Agrippina, che, forse, fu responsabile della sua morte prematura. Di questo straordinario itinerario umano narra Robert Graves, secondo la fortunata formula della fiction storica.
La dea bianca
Grammatica storica del mito poetico
by Graves Robert
publisher: Adelphi
pages: 596
... uno dei pochi sommi capolavori del nostro secolo ... libro denso ed esultante, teso sul filo di una conoscenza minuta della letteratura gallese e irlandese, dei primordi greci ed ebraici. Elémire Zolla. " Ho sempre creduto che i grandi libri sulla mitologia siano, essi stessi, dei libri mitologici: ereditano una grande tradizione mitica, la raccolgono, la interpretano; e la continuano, facendo echeggiare di nuovo tra noi quei miti, avvolgendoci nella loro melodia, contagiandoci coi loro suoni, come migliaia di anni fa o in quell'istante miracoloso fuori dal tempo, in cui il mito per la prima volta esplose alla luce. Robert Graves ha portato questo principio sino in fondo ... il risultato è un libro straordinariamente ricco e vivo, che di colpo ci fa abitare vicino alla misteriosa Dea Bianca, a Eracle, alle sirene, alle mille divinità celtiche". Pietro Citati