Liguori: TEORIE E OGGETTI DELLA LETTERATURA
Arcipelaghi. Calvino e altri. Personaggi, oggetti, libri, immagini
by Epifanio Ajello
publisher: Liguori
pages: 219
I testi letterari sono come delle isole e talvolta, senza volere, formano arcipelaghi, e quindi può accadere che alcuni di essi vadano, per mareggiate, sulla superficie di altri testi (su altre isole) e vi lascino qui e là il ricordo di esservi stati per un tempo effimero. Ed è così che, a volte, sui litorali delle isole-testo si notano incrostazioni di altre scritture come calcificazioni di licheni, semplici venature di zone lessicali o tematiche. La cosa bizzarra è che questi arcipelaghi non sono segnati su nessuna mappa, ma bisogna montarne di volta in volta le geografie, apprezzarne le distanze, calcolarne le grandezze e poi credere che da qualche parte stiano veramente, o siano soltanto fate morgane intraviste nelle nebbie. In questo libro, per zone, si cerca di dare conto di questo effetto.
Orwell oggi Orwell
by Beatrice Battaglia
publisher: Liguori
pages: 123
Nonostante il sadismo critico con cui si è tentato in vario modo di distruggere il mito di Orwell, l'autore di 1984 si conferma ogni giorno di più una grande figura di scrittore e d'intellettuale stabilmente entrata nell'immaginario collettivo contemporaneo. Questo volume indaga i motivi di tanta popolarità, per mettere in luce quelli a tutt'oggi oscurati proprio a causa della crescente rilevanza della sua visione rispetto al nostro presente: da profondo conoscitore dei meccanismi del potere, Orwell ne incarna le paure al fondo della coscienza collettiva, ma anche le aspirazioni e le speranze, ergendosi contro il 'cavallo di Troia' dell'incombente totalitarismo connaturato alla globalizzazione ossia l'idea che non vi siano alternative a questo 'unico mondo possibile'. Con la sua fede nell'istinto di quel grande corpo dell'umanità che è il proletariato, 1984 rimane un libro pericoloso e subversive: "Orwell oggi Orwell" intende riaggiustare il fuoco critico, finora concentrato sull'incubo totalitario, per dare il dovuto ribevo alla parte positiva e salvifica del messaggio orwelliano, da cui scaturisce la sua persistente attualità: la fede nell'irreprimibile vitalità dell'istinto alla ribellione, nella sana ricerca del 'naturale' benessere che spetto di diritto a ogni essere umano.
La faccia segreta del mondo. Appunti per una storia della narrativa di intelligence
by Giampaolo Rugarli
publisher: Liguori
pages: 224
La sintetica storia della narrativa di spionaggio che viene qui presentata prende le mosse dall'americano Fenimore Cooper, scomparso nel 1851, e giunge sino ai nostri giorni: a Gerard de Villiers, a Jean Bruce, a John Le Carré, a Len Deighton, a Ken lui lei e tanti altri. Il libro si propone anzi tutto d'informare (è infatti corredato di una pur sommaria appendice bibliografica), ma ancor più si preoccupa di smentire i tanti luoghi comuni che vorrebbero inficiare certi generi narrativi, specialmente il giallo e lo spionaggio. La distinzione tra generi, specie quando si utilizzi il criterio dell'argomento trattato per ricondurre un romanzo ad un genere piuttosto che a un altro, induce spesso a conclusioni fallaci: possono toccarsi temi elevati e suggerire banalità, mentre persino James Bond può indurre a volare alto. C'è poi un problema italiano. Infatti la letteratura d'intelligence appartiene quasi tutta al mondo anglosassone, mentre da noi il pianeta dei servizi segreti è lasciato ai giornali (talvolta alle aule giudiziarie), e i coraggiosi scrittori che si avventurano su questo terreno sono guardati con cipiglio.
Letterati al cinema. «Solaria», marzo 1927
by Vito Santoro
publisher: Liguori
pages: 96
Nel marzo 1927 la rivista fiorentina "Solaria" esce con un numero monografico speciale intitolato Letterati al cinema, in cui scrittori, poeti e intellettuali, come Montale, Debenedetti. Bacchelli. Luciani. Betti, Bragaglia, solo per citare alcuni, si interrogano circa la possibilità di conferire al cinema lo statuto di arte. Ma questo senza alcuna intenzione, si legge nell'editoriale di presentazione, di contribuire alla delineazione di una "estetica del cinematografo": unico intento è quello di esprimere "fresche impressioni letterarie" a proposito del nuovo medium. Questo fascicolo riveste una notevole importanza nella storia della critica cinematografica per almeno due motivi. Da un lato documenta la comparsa in Italia di una nuova generazione di intellettuali, aperta agli stimoli culturali europei e disposta a battersi per la legittimazione artistica del cinema; dall'altro rappresenta uno dei momenti, forse il più organico, della mobilitazione dell'estetica crociana in ambito cinematografico.
Contro l'Espressionismo. Dimenticare Gadda e la sua eterna funzione
by Ferlita Salvatore
publisher: Liguori
pages: 52
Il bersaglio diretto di questo saggio febbrile è Carlo Emilio Gadda, dietro la cui sagoma si nasconde il suo massimo chiosator
Passioni della ragione e labirinti delle memoria. Studi su Leonardo Sciascia
by Pupo Ivan
publisher: Liguori
pages: 256
Il libro indaga sulle passioni della ragione in Leonardo Sciascia, facendo risaltare tutta la complessità di una scrittura con
La meta-scrittura dell'ultimo Pasolini. Tra «crisi cosmica» e bio-potere
by Voza Pasquale
publisher: Liguori
pages: 98
Nell'"Abiura dalla 'Trilogia della vita'" (giugno 1975) Pasolini dichiarava che con l'accamparsi assoluto e totalitario dell'u
Teoria della novella e teoria del riso nel Cinquecento
by Ordine Nuccio
publisher: Liguori
pages: 240
Ulisse ad Auschwitz. Primo Levi, il superstite
by Rastier François
publisher: Liguori
pages: 179
Se Primo Levi è universalmente riconosciuto come figura emblematica del testimone dello sterminio, la sua poesia ha raramente
Elsa Morante. L'ultimo romanzo possibile
by Giuntoli Liverani Francesca
publisher: Liguori
pages: 256
Menzogna e sortilegio (1948), romanzo-archetipo della poetica morantiana, a sessant'anni dalla sua uscita trova finalmente ris
Tra Frankenstein e Prometeo. Miti della scienza nell'immaginario del '900
publisher: Liguori
pages: 290
Sebbene nei nostri anni sia invalso un diffuso pregiudizio sull'attuale incomunicabilità fra pensiero scientifico e pensiero umanistico, i saggi raccolti in questo volume dimostrano come invece non solo le due epistemi condividano linguaggi ed eredità culturali, ma stabiliscano anche un continuo e stimolante confronto. Nella poesia e nella narrativa del '900, nel teatro, nella fantascienza, nelle arti figurative, la scienza incide e lascia tracce rilevanti, che trasformano e riconfigurano lo statuto dei testi e la loro ricezione. Le questioni affrontate sono quelle dell'etica della scienza, dell'interazione conflittuale o salvifica fra uomo e tecnologia, ma anche dell'identità biologica e metafisica del soggetto umano, delle speranze e delle paure legate al progresso scientifico, della trasformazione che i linguaggi artistici e letterari stanno attuando per assorbire i termini e gli argomenti della biologia, della medicina, della fisica. Il volume non presume, naturalmente, né di essere esaustivo né di approdare a conclusioni pacificanti. Ciò che gli autori si propongono è di offrire al lettore un panorama parziale, ma eterogeneo, su un secolo ancora troppo vicino e presente per aver potuto stemperare la sua complessità. La raccolta include saggi sulle letterature americana, brasiliana, inglese, italiana, portoghese, russa, tedesca, sul teatro, sulle arti figurative, sull'astrofisica e sulla fisica spaziale, e su alcune implicazioni filosofiche della fantascienza.