«La bellezza può consolare o turbare; può
essere sacra o profana; può essere divertente,
stimolante, ispiratrice, raggelante. Può influenzarci
in infiniti modi, ma mai viene considerata
con indifferenza: la bellezza esige di
essere notata».
Con queste parole il filosofo inglese Roger
Scruton apre il suo ultimo saggio, una ricognizione
al tempo stesso profonda e accessibile
sul significato della bellezza e sul posto
che essa occupa nella nostra vita.
Il punto non è tanto trovare una definizione
esaustiva di ciò che piace, ma riflettere sulla
nostra esperienza della bellezza, trovare il
senso delle emozioni che essa suscita. Tuttavia
l’autore non si sottrae al confronto con
un dibattito culturale e filosofico che ha radici
lontane e voci di somma autorevolezza. Egli
espone e spiega le idee di Platone, che vede il
bello come via che conduce al trascendente;
quelle di Tommaso d’Aquino, per cui la bellezza
è un attributo dell’essere e un dono di Dio,
per soffermarsi poi sulle teorie estetiche di
pensatori moderni, primo fra tutti Kant, del
quale analizza approfonditamente la dottrina
sulla natura del giudizio estetico. Se i giudizi
sulla bellezza sono una questione di gusto e i
gusti differiscono gli uni dagli altri, che senso
ha dire che una cosa è più bella di un’altra?
Che un tipo di musica (o di pittura, o di letteratura)
è migliore di un altro? Si può, insomma,
trovare uno standard del gusto? E si può,
conseguenza non secondaria, salvare la critica,
ancorare lo studio delle arti a qualcosa di
stabile e condiviso?
Intraprendendo un viaggio ricco e appassionante
nel mondo della filosofia, della letteratura,
dell’arte, del cinema, ma anche della
natura e della vita quotidiana, soffermandosi
sulle avanguardie, sul rapporto tra erotismo
e pornografia, sulla dissacrazione e sul
kitsch, Scruton argomenta la convinzione che la bellezza sia un valore reale e universale,
radicato nella nostra natura razionale (solo
l’uomo giudica il bello e ne prova piacere).
E che il senso della bellezza sia un ingrediente
indispensabile per la vita di ogni uomo, la
materia prima necessaria per la costruzione di
un mondo abitabile, dove sentirsi ‘a casa’.
Author biography
Roger Scruton, filosofo, scrittore e giornalista,
insegna all’Institute for the Psychological
Sciences della Virginia. Tra i suoi molti libri
ricordiamo, tradotti in italiano: Guida filosofica
per tipi intelligenti (1997), La filosofia
moderna. Un compendio per temi (1998),
L’Occidente e gli altri. La globalizzazione e la
minaccia terroristica (Vita e Pensiero, 2004),
Manifesto dei conservatori (2007), La cultura
conta. Fede e sentimento in un mondo sotto
assedio (Vita e Pensiero, 2008).