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Books of Wole Soyinka

Cronache della terra dei più felici al mondo

by Wole Soyinka

publisher: La nave di teseo

pages: 576

In una Nigeria agitata dalle elezioni, un commerciante fa affari vendendo parti del corpo sottratte all'ospedale del dottor Me
24.00

Ode laica per Chibok e Leah. Testo inglese a fronte

by Wole Soyinka

publisher: Jaca Book

pages: 75

Il male è sottoposto a un processo di incubazione infinito, che non conosce momenti di stanca
15.00

Sul far del giorno

by Wole Soyinka

publisher: La nave di teseo

pages: 921

Nel linguaggio lirico e politico, profondamente umano, che gli è proprio, mescolando immagini della millenaria tradizione yoruba e della cultura classica occidentale, il premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka cattura lo spirito creativo travolgente della sua terra natìa e della sua gente. Ne racconta la storia dai tempi coloniali a quelli dell'indipendenza, la guerra civile del Biafra che gli costò la prigione, le successive dittature, fino a quella del generale Sani Abacha che lo costrinse all'esilio con una taglia internazionale sulla testa. Il racconto si apre col ritorno dell'autore nell'amata città natale, Abeokuta, in seguito alla morte del sanguinario dittatore. Andando avanti e indietro nel tempo, Soyinka ricorda gli amici scomparsi, gli anni da studente in Inghilterra, la fascinazione del bambino nei confronti della strada, i viaggi continui e le fughe dal paese, lo studio delle maschere e dei riti tradizionali, le scorribande con gli amici al ritmo highlife della metropoli, le battute di caccia nella quiete del bosco, il rapporto col suo demiurgo personale Ogun, le passeggiate a Venezia con W. H. Auden e Stephen Spender, la cerimonia del Nobel, l'incontro con Nelson Mandela a Parigi, gli anni americani, l'esilio. Una vita vissuta sotto l'insegna di un unico, potentissimo ideale: la giustizia come chiave essenziale della condizione umana.
24.00

Il peso della memoria

by Wole Soyinka

publisher: Medusa Edizioni

pages: 94

Wole Soyinka, Nobel per la Letteratura nel 1986, prende qui la parola per esprimere una posizione molto netta in merito alla questione della possibile riconciliazione tra ex colonizzatori ed ex colonizzati: lo fa parlando da scrittore africano di lingua inglese - dunque da scrittore postcoloniale - e lo fa con la consapevolezza di porre una questione che riguarda l'umano in quanto tale. Ciò che è in gioco nel rapporto tra l'Africa attuale e coloro che discendono dai colonizzatori di ieri, infatti, tocca la possibilità di definire i contorni di una memoria condivisa che possa divenire patrimonio della storia universale. La memoria della colonizzazione e della schiavitù non serve solo a far ricordare gli orrori di un passato che mostra quanto siano profonde e antiche le cause dei mali che affliggono il continente nero; né ha la funzione di far ricordare agli ex colonizzatori l'entità del male commesso. Ben più importante è il confronto con il complesso di atteggiamenti e di modi di sentire che hanno reso possibile la tratta degli schiavi e la conquista coloniale dell'Africa. Soyinka va però oltre, non si ferma qui. Perché si possa realizzare una politica della memoria degna di questo nome vi deve essere anche una concreta volontà di risarcimento. La spoliazione subita dall'Africa con la tratta e la colonizzazione non ha solamente cancellato la dignità dei popoli africani, ma ne ha anche precluso la via verso un'economia del benessere.
12.00

Clima di paura

by Wole Soyinka

publisher: Codice

pages: 105

Nel 1989 un DC 10 della compagnia UTA esplode sui cieli del Niger causando la morte di 170 persone
15.00

L'uomo è morto? Smurare la libertà

by Wole Soyinka

publisher: Jaca Book

pages: 102

Nel 1986, Wole Soyinka nel discorso per il conferimento del premio Nobel per la letteratura prende le mosse da un'esperienza t
15.00

La strada

by Wole Soyinka

publisher: Calabuig

pages: 121

"Se in Samuel Beckett vediamo un mondo immobile, paralizzato, infossato in un drammatico e terminale atto di dolore, suprema m
12.00

Stagione di anomia

by Wole Soyinka

publisher: Calabuig

pages: 406

Come ne "Gli interpreti" del 1965 (ripubblicato in Calabuig nel 2017), Soyinka esplora l'esperienza individuale in un processo
20.00

Africa

by Wole Soyinka

publisher: Bompiani

pages: 190

"La storia ha sbagliato. Le dichiarazioni secondo cui l'Africa è stata esplorata sono avventate come le notizie della sua morte imminente. Un'indagine davvero illuminante sull'Africa deve ancora avere luogo, e non finge di accadere neanche nelle pagine di questo libro, che si limita a raccogliere qualche seme fecondo abbandonato sull'aia dell'esistenza africana nel suo complesso. Spero che da questi semi nasca una nuova stirpe di esploratori per la corsa alla necessaria Età della Comprensione Universale, ispirata dall'Africa." (Wole Soyinka)
17.00

Aké. Gli anni dell'infanzia

by Wole Soyinka

publisher: Jaca Book

pages: 327

Aké è la storia di un'infanzia, la storia di un'educazione e di molteplici realtà che si incrociano nella formazione di un giovane uomo: romanzo autobiografico, o storia di un'iniziazione alla vita, fonde il sostrato mitico della realtà africana con la coscienza letteraria di un autore profondamente immerso nella cultura europea novecentesca. Come scrive Mario Baudino nella postfazione, Soyinka è uno scrittore "assai occidentale almeno per quanto riguarda le soluzioni stilistiche. In un romanzo come Akè pare di risentire non solo l'eco di tutte le fanciullezze, ma le note struggenti di una fanciullezza occidentale e novecentesca, quella che è rimasta la fanciullezza. Gli undici anni di fanciullezza raccontati in questo romanzo autobiografico sono anche la storia del diventare uomo, ma non solo. Sono la storia di un passaggio, d'una soglia che viene varcata dal paese incantato, dall'infanzia al mondo degli adulti, dal paese innocente alla civiltà urbana, dalla totalità indivisa alla differenza dei mondi: il terzo mondo, l'Occidente, ma tutto questo senza che il dopo cancelli il prima. Con la fine dell'infanzia, la fine della foresta, la fine, in un certo senso di Aké, finisce anche il libro. L'ultima pagina è la soglia, ma il piccolo Wole l'ha già vista di lontano".
18.00

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