Passigli: Le occasioni
L'arte di persuadere
by Blaise Pascal
publisher: Passigli
pages: 76
"Odio le parole enfatiche": questa l'ultima frase de "L'arte di persuadere", che si conclude con una lacuna dovuta a un copista o allo stesso Pascal, ma che comunque suona come un'adesione al pensiero di Montaigne, il grande critico dell'amor proprio e della vanità delle cose mondane. Ma là dove lo scettico Montaigne si ferma dopo aver fatto tabula rasa, l'apologeta cristiano, che non può essere indifferente al risultato di una disputa, deve fare un passo avanti, sostenere che, stabilite le buone regole del ragionamento, sia possibile convincere e convertire l'interlocutore. Scritto verso il 1660, "L'arte di persuadere" si riallaccia alla polemica fra giansenisti e gesuiti, importante disputa teologica che stava molto a cuore a Pascal; ma è al tempo stesso una sorta di essenziale e limpido "discours de la méthode" di Pascal stesso, che troviamo poi applicato nell'altro testo qui riunito, la prima delle famose "Lettere provinciali" scritte in quello stesso periodo.
Il diritto di mentire
publisher: Passigli
pages: 67
Intorno a un tema quanto mai controverso, antico e pur sempre attuale, quale quello della menzogna, si affrontano in questo volume due grandi filosofi che rappresentano anche due differenti scuole di pensiero, l'una pienamente radicata nella Francia del dopo-rivoluzione, l'altra che proviene invece dalla vicina Germania. L'occasione è data da un breve trattato scritto nel 1797 dall'allora trentenne Benjamin Constant, che, sotto il titolo "Delle reazioni politiche" disquisisce intorno alla possibile legittimità, in precisi contesti, della menzogna. L'intervento di Constant è centrato sulla necessità che i princìpi universali, per essere accettati anche sul terreno concreto, debbano a loro volta fondarsi su princìpi definiti "intermedi" tali cioè da permetterne la concatenazione con la realtà effettiva. Ma Constant, mentre cerca di definire questa sua teoria, critica la riflessione di Immanuel Kant che "persino di fronte a degli assassini che vi chiedessero se il vostro amico, che loro stanno inseguendo, si sia rifugiato in casa vostra, la menzogna sarebbe un crimine". E il "filosofo tedesco" (così lo definisce, un po' sbrigativamente, Constant), chiamato in causa, risponde da par suo con "Su un presunto diritto di mentire per amore dell'umanità" nel quale ribatte punto su punto al "filosofo francese". E così che questo confronto acquista oggi, un significato emblematico, e anche al di là del tema, pur sempre centrale, che costituisce l'oggetto di questa querelle di fine Settecento.
Descrizione di una battaglia
by Kafka Franz
publisher: Passigli
pages: 96
Descrizione di una battaglia (1905) è il racconto che segna l'esordio letterario di Franz Kafka, anche se la sua pubblicazione
Cronaca della vita che passa
by Fernando Pessoa
publisher: Passigli
pages: 128
Il titolo del libro è tratto dal titolo di una rubrica (appunto "Cronaca della vita che passa") tenuta da Fernando Pessoa nell'aprile del 1915 per "O Jornal". Sono pagine che trattano, in corsivi brevi e veloci che ci permettono così di conoscere l'aspetto più squisitamente giornalistico del poeta portoghese, di politica, di vita quotidiana, di carattere dei portoghesi, di letteratura, di filosofia e con il consueto piglio, sempre polemico, sempre corrosivo, ma arguto e sottile, di Pessoa. A queste "cronache", fanno seguito i suoi due articoli scritti in occasione della misteriosa visita e della presunta scomparsa (1930) del sedicente mago Aleister Crowley: il "mostro di perversità", il "vile degenerato", il "peggior uomo dell'Inghilterra", colui il quale si era ribattezzato "la Bestia 666". E per rileggere questo curioso interesse di Pessoa per il mago inglese vengono riportate anche le quattro lettere da lui scritte a Crowley e infine gli Appunti del capo della polizia generale E. De Bono al Capo del Governo Sua Eccellenza Benito Mussolini sul cittadino inglese Edward Alexander Crowley. Appunti che costeranno alla cosiddetta Bestia 666 l'espulsione da nostro Paese in quanto persona non grata.
Il povero musicante
by Franz Grillparzer
publisher: Passigli
pages: 155
A distanza di dieci anni (1828-1838) Franz Grillparzer scrisse due racconti che restano come gli unici esempi narrativi di uno dei maggiori drammaturghi dell'Ottocento, "Il povero musicante" e "II convento presso Sendomir". "Il convento presso Sendomir" è un racconto di impianto romantico, la storia di una passione travolgente che porta il protagonista a punire delitto con delitto e a vivere per espiare la propria colpa. Ma si deve soprattutto all'altro racconto, "II povero musicante", di spunto più chiaramente autobiografico, la grande fortuna di Grillparzer anche presso i lettori di narrativa, tanto che la vicenda del suonatore che vive mendicando qualche fiorino in cambio di un po' di musica grattata con fatica dal suo violino è divenuta ben presto una delle storie più amate dai lettori tedeschi, anche ai nostri giorni.
Il ballo di Sceaux
by Balzac Honore` De
publisher: Passigli
pages: 93
Apparso per la prima volta nel 1830, "Il ballo di Sceaux" appartiene alla produzione giovanile di Balzac, e possiede l'impareg
Hashish
by Théophile Gautier
publisher: Passigli
pages: 93
In un antico palazzo dell'isola Saint-Louis, a Parigi, si riuniscono i membri di un misterioso "club" per sperimentare gli effetti dell'hashish: tra gli adepti ci sono anche scrittori del calibro di Balzac, Nerval, Baudelaire e Gautier. Ed è proprio Théophile Gautier a rivelare per primo, in un articolo e poi in un lungo racconto diventato giustamente celebre, "Il club dell'hashish", i retroscena di quelle riunioni dove la droga suscita delizie voluttuose, ma anche incubi e brividi d'orrore. Del resto l'ambiguità dei paradisi artificiali tanto ricercati dalla generazione romantica, sarà messa in luce qualche anno dopo in modo magistrale da Baudelaire. Da parte sua Théophile Gautier, la cui opera narrativa e poetica, a furia di "cambiare il dizionario in tavolozza", rivaleggia spesso con la pittura, sa descrivere le allucinazioni, siano esse causate dall'hashish o dall'oppio con il talento di un maestro del genere fantastico.
Vita di Maria
by Rilke Rainer M.
publisher: Passigli
pages: 93
All'inizio del 1912, mentre Rilke soggiornava a Duino, ospite nel castello della principessa Marie von Thurn und Taxis, riceve