Se: Testi e documenti
Note del guanciale
by Sei Shõnagon
publisher: Se
pages: 325
"Sei Shõnagon scrisse le "Note del guanciale" alla fine del X secolo: aveva circa trent'anni ed era dama di corte dell'imperat
Diario di Hiroshima
by Michihiko Hachiya
publisher: Se
pages: 288
A Hiroshima i volti che si disfanno, la sete dei ciechi
Cinque sante bizantine. Storie di cortigiane, travestite, eremite, imperatrici
publisher: Se
pages: 155
Nel Medioevo le Vite dei santi erano raccontate e continuamente rielaborate, arricchite ogni volta di dettagli nuovi e diversi
Anima
by Natsume Soseki
publisher: Se
pages: 224
"Fin dalle sue più lontane origini c'è, nella cultura orientale, una forte tendenza a rifuggire dalle complicazioni volgari della vita sociale per cercare rifugio entro la natura serena. La nostra parola giapponese Bunjin, letterato, rimane avvolta da un sentore di eremitaggio. Si dice: 'Vivere in armonia con il fiore, l'uccello, il vento, la luna'. Si dice anche: 'Il vento e la corrente'. E queste due parole, per così dire, racchiudono tutta la nostra estetica. Tale è anche la prima tendenza di Soseki, che si esprime in lui non in una forma facile e popolare, ma nella sua essenza più profonda. E probabilmente essa avrebbe definitivamente isolato Soseki dal consorzio civile, se non vi fosse stata in lui un'altra tendenza, quella infinitamente umana, che, a tratti, fa dell'eremita-letterato un romanziere nel senso occidentale del termine. La portata dell'opera di Soseki lo attesta. E tuttavia, inestricabile contraddizione, mai il successo dei suoi romanzi più umani ha potuto far discendere Soseki da quelle altezze solitarie da cui l'eremita che era in lui guardava il genere umano. È questo il duplice movimento in cui Soseki non ha mai potuto impedirsi di oscillare. 'Anima', uscito nel 1914, è un romanzo di genere psicologico. Verso la fine si trova questa frase: 'La sola cosa profonda che io abbia sentito è il peccato che grava sull'uomo'. Per avere profondamente sentito questo peccato, un uomo si rinchiude nella solitudine, e finisce per uccidersi." (Tanika Tetsuzo)
Vita non romanzata di Dino Campana
by Pariani Carlo
publisher: Se
pages: 161
Pubblicato nel 1938, "Vita non romanzata di Dino Campana", dello psichiatra Carlo Pariani, che qui si propone con una ricca ap
Artemisia
by Anna Banti
publisher: Se
pages: 199
"Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest'aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all'umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un'altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell'unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d'averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull'onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l'acqua limpida l'abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell'offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me". Con uno scritto di Attilio Bertolucci.
La cucina elegante ovvero Il quattrova illustrato
publisher: Se
pages: 173
Mangiare è una cosa seria
Carteggio
publisher: Se
pages: 327
Il dialogo epistolare tra Thomas Mann e colui che, tra gli scrittori della sua generazione, egli considerò "il più vicino e il più caro", e la cui crescita accompagnò "con una simpatia nutrita dalle diversità come dalle somiglianze", trae il proprio fascino dalla loro genialità, nonché dalla coerenza e dall'indipendenza con cui conferirono una molteplice e compiuta espressione a due tipi umani così diversi per origine, temperamento e stile di vita. In Germania, dopo la morte di Thomas Mann gli studi critici ne hanno permesso il pieno e obiettivo riconoscimento dell'opera e della figura, mentre il dibattito sul suo "fratello spirituale" ha assunto toni prevalentemente emotivi. Eppure, paradossalmente, lo stesso Thomas Mann aveva riconosciuto in Hesse la più pura incarnazione della tradizione e della lingua tedesca, e l'aveva fatto con intento provocatorio, proprio quando il "germanesimo" programmatico era in procinto di compromettere politicamente quella tradizione per interi decenni. "Possiamo nuovamente [...] dire sì alla natura tedesca e con profondo, complesso, perduto e rinnegato orgoglio, sentirci tedeschi" scriveva Thomas Mann riguardo a Hesse nel 1937. "Poiché nulla è più tedesco di questo poeta e dell'opera che è frutto della sua vita - nulla è più tedesco in quel senso antico, lieto, libero e spirituale a cui il nome tedesco deve la propria fama migliore e la simpatia dell'umanità". La simpatia dell'umanità senza dubbio, ma ancora per lungo tempo non quella della Germania ufficiale.
Una storia straordinaria. Saggio su un sogno di Baudelaire
by Michel Butor
publisher: Se
pages: 158
Tutto nasce dal resoconto di uno straordinario sogno erotico che Baudelaire descrive in una lettera all'amico Charles Asselineau il 13 marzo 1856. E partendo dall'analisi straordinaria di questo sogno straordinario - tutto è straordinario in questo libro -, Michel Butor traccia una straordinaria, drammatica biografia del grande poeta, nella quale i fatti, evocati di scorcio sotto una cruda ma sempre rispettosa luce interna, incalzano con una tensione, una funzionalità stringenti e rivelatrici. "Ma soprattutto" come scrive Giacomo Debenedetti "ricostruisce, attraverso certi parallelismi costanti e ripetizioni del comportamento (nell'amore, nella politica, nella poetica), il modello umano, tutt'insieme unico ed esemplare, da cui è uscita l'opera di Baudelaire". In tal modo l'opera, la biografia, le testimonianze, tutto ciò a cui Butor ricorre nella sua indagine appassionata, "si mettono a lavorare come un enorme, a volte straripante e quasi indomabile contesto di quel sogno". Tutto da esso parte e ad esso ritorna. Con una nota di Giacomo Debenedetti.
L'anima e le forme
by György Lukács
publisher: Se
pages: 277
"Quale sia l'importanza di questa raccolta di saggi lo ha chiarito in varie occasioni Lucien Goldmann: per lui il tema maggior
Lettere alla fidanzata
by Kleist Heinrich Von
publisher: Se
pages: 168
Di Heinrich von Kleist presentiamo il ciclo di lettere che scrisse alla fidanzata, Wilhelmine von Zenge, dal principio del 180
Per una tomba di Anatole
by Stéphane Mallarmé
publisher: Se
pages: 264
Questi frammenti ruotano tutti attorno a un evento tragico, la morte del piccolo Anatole, figlio di Mallarmé, morto in seguito a una malattia nel 1879, all'età di otto anni. A poco dopo questa morte risale la stesura dei frammenti, in cui è racchiusa nella sua immediatezza l'espressione di una pena profonda: di qui una forza d'emozione a cui, suppongo, il lettore meno avvertito non saprebbe restare insensibile. Ma il patetico vi è anche meditato, dominato, ripreso in profondità da uno spirito affatto sovrano: provavo una vera gioia a ritrovare un Mallarmé così fedele a se stesso, così attaccato ai suoi maggiori temi d'intelligenza o di rèverie, di fronte a un evento che nella sua acerbità avrebbe potuto sconvolgere o lacerare l'intimo ordine dei suoi pensieri e del suo meditare. Ora, non soltanto questi frammenti provengono materialmente da Mallarmé, ma essi stessi sono profondamente mallarmeani; nel senso che ribadiscono, confermano, spesso addirittura proseguono parecchie indicazioni sviluppate nell'opera edita. Questo soltanto basterebbe a significare il loro valore.