Se: Testi e documenti
L'anima e le forme
by György Lukács
publisher: Se
pages: 277
"Quale sia l'importanza di questa raccolta di saggi lo ha chiarito in varie occasioni Lucien Goldmann: per lui il tema maggior
Corso di filosofia in sei ore e un quarto
by Witold Gombrowicz
publisher: Se
pages: 115
Non è una leggenda. Sembra proprio che la passione per la filosofia e il "Corso di filosofia in sei ore e un quarto" abbiano salvato Witold Gombrowicz dal suicidio. Nel 1969. a Vence-en-Provence, devastato da una malattia ai polmoni che lo tormentava fin dall'adolescenza, lo scrittore polacco chiedeva con insistenza agli amici Konstanty A. Jeleriski e Dominique de Roux di procurargli una pistola o del veleno. Queste lezioni furono tenute nei mesi di aprile e maggio 1969 alla moglie Rita Labrousse e allo stesso Dominique de Roux, che "aveva capito" conferma la moglie dello scrittore "che soltanto la filosofia, in quel momento di decadenza fisica, aveva il potere di mobilitare il suo spirito". Il "Corso di filosofia in sei ore e un quarto" risulta così una rivisitazione personalissima dei pensatori che hanno dato vita alla filosofia del nostro secolo, ed è la chiave per rileggere l'intera opera narrativa, teatrale, diaristica di Gombrowicz. La filosofia infatti fu la sua passione dominante: "realmente amava parlare soltanto di filosofia" ricorda il poeta Czeslaw Milosz. Quello di Gombrowicz è uno stile di pensiero non sistematico, fatto di fulminee illuminazioni, di intuizioni appena tematizzate, sempre legate alla concretezza della vita, alla condizione disperante dell'uomo. Lo scrittore polacco rivendica un sapere specifico: il sapere del molteplice, e del contraddittorio, irriducibile a una dimensione filosofica in senso accademico, a un sistema compiuto.
Lettere alla fidanzata
by Kleist Heinrich Von
publisher: Se
pages: 168
Di Heinrich von Kleist presentiamo il ciclo di lettere che scrisse alla fidanzata, Wilhelmine von Zenge, dal principio del 180
Per una tomba di Anatole
by Stéphane Mallarmé
publisher: Se
pages: 264
Questi frammenti ruotano tutti attorno a un evento tragico, la morte del piccolo Anatole, figlio di Mallarmé, morto in seguito a una malattia nel 1879, all'età di otto anni. A poco dopo questa morte risale la stesura dei frammenti, in cui è racchiusa nella sua immediatezza l'espressione di una pena profonda: di qui una forza d'emozione a cui, suppongo, il lettore meno avvertito non saprebbe restare insensibile. Ma il patetico vi è anche meditato, dominato, ripreso in profondità da uno spirito affatto sovrano: provavo una vera gioia a ritrovare un Mallarmé così fedele a se stesso, così attaccato ai suoi maggiori temi d'intelligenza o di rèverie, di fronte a un evento che nella sua acerbità avrebbe potuto sconvolgere o lacerare l'intimo ordine dei suoi pensieri e del suo meditare. Ora, non soltanto questi frammenti provengono materialmente da Mallarmé, ma essi stessi sono profondamente mallarmeani; nel senso che ribadiscono, confermano, spesso addirittura proseguono parecchie indicazioni sviluppate nell'opera edita. Questo soltanto basterebbe a significare il loro valore.
Il maestro di Go
by Yasunari Kawabata
publisher: Se
pages: 226
Con "Il maestro di go" Kawabata ci offre il suo romanzo più spoglio e più essenziale, l'opera che più ebbe a cuore. Raccontando un torneo di go che si svolse realmente nel 1938, e che è rimasto celebre negli annali di quest'arte, lo scrittore analizza il dramma di un vecchio lottatore che soccombe. Infatti, sotto i paramenti di un cerimoniale quasi liturgico, nello scenario seducente di un albergo giapponese di campagna, il vecchio Maestro, l'eroe fino ad allora imbattuto di tanti altri "incontri ", conduce il suo ultimo combattimento. In un clima ovattato ma carico di una tensione, il Maestro cadrà sotto i colpi di una stampa potente e affaristica, delle ambizioni della generazione in ascesa e degli intrighi del proprio ambiente.
Memorie
by Ejzenstejn Sergej M.
publisher: Se
pages: 166
Nel febbraio del '46 ebbi un attacco di cuore
Diario di un genio
by Salvador Dalì
publisher: Se
pages: 212
"Dalla Rivoluzione francese si è sviluppata la viziosa tendenza rincretinente a pensare che i geni (a parte la loro opera) siano degli esseri umani più o meno simili in tutto al resto dei comuni mortali. Ciò è falso. E se ciò è falso per me che sono, nella nostra epoca, il genio dalla spiritualità più vasta, un vero genio moderno, è ancora più falso per i geni che incarnarono l'apogeo del Rinascimento, come Raffaello genio quasi divino. Questo libro testimonierà che la vita quotidiana di un genio, il suo sonno, la sua digestione, le sue estasi, le sue unghie, i suoi raffreddori, il suo sangue, la sua vita e la sua morte sono essenzialmente differenti da quelli della restante umanità." (Salvador Dalì)
Il significato della musica
by Schneider Marius
publisher: Se
pages: 224
Non farà meraviglia che Schneider abbia riscontrato rapporti simbolici uguali fra le tradizioni sciamaniche siberiane, le magi
Una virtù vacillante
by Mishima Yukio
publisher: Se
pages: 144
La chiave di lettura di questo testo va ricercata nella fulminante descrizione iniziale della protagonista: "La signora Setsuk
Lo spirituale nell'arte
by Vasilij Kandinskij
publisher: Se
pages: 168
"Nell'agosto del 1910, a Murnau in Baviera, Wassily Kandinsky termina uno degli scritti più singolari del secolo
Dialoghi tra immortali, morti e viventi
by Hans Magnus Enzensberger
publisher: Se
pages: 120
Hans Magnus Enzensberger scrisse i tre dialoghi qui riuniti tra il 1981 e il 1989, anno in cui vennero pubblicati in volume pe
Lezioni spirituali per giovani Samurai e altri scritti
by Yukio Mishima
publisher: Se
pages: 134
Sono qui riuniti, per la prima volta in un libro, cinque testi non narrativi che Mishima scrisse tra il 1968 e il 1970: anni decisivi non soltanto per il grande scrittore, ma per la nuova generazione giapponese dell'epoca. Attraverso questi scritti di eccezionale importanza testimoniale, il lettore ha dunque modo di conoscere il senso profondo delle trasformazioni sociali avvenute in quegli anni in Giappone, e anche il significato simbolico e sacrificale del suicidio con cui Mishima chiuse la propria vita. Due temi maggiori percorrono e legano gli scritti qui raccolti: quello della sfiducia nell'attività artistica e quello, contrapposto, dell'azione. Ma se "Lezioni spirituali per giovani samurai", il testo del '68 che apre il volume, è ancora una proposta pedagogica, dunque discretamente ottimistica, fondata su una tradizione di valori plurisecolari, "I miei ultimi venticinque anni", scritto nel '70 (il cui tono ricorda da vicino l'ultimo Pasolini), ne è l'abiura finale.